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Gio, Mar

Recitata quotidianamente durante l’offertorio della Messa, com’era consuetudine prima della riforma liturgica del Concilio Ecumenico Vaticano II, Per chi sente sete di anime come Gesù suonava come preghiera di supplica e di riparazione; come offerta di sé e del proprio lavoro deposta sull’altare del santo Sacrificio; richiamava all’umiltà e alla fiducia, da attingere alla mensa della Parola e del Pane eucaristico; ravvivava la sete apostolica di anime; implorava che divenissero folta schiera i comunicatori cristiani e numerose le iniziative per far conoscere l’unico Maestro Via, Verità e Vita.

Per chi sente sete di anime come Gesù è il tema dell’Agenda Paolina di quest’anno; le invocazioni che la costituiscono fungono da intenzione di preghiera e ispirano i pensieri del mese, compagni di viaggio e voci d’invito a riappropriarci, in modo autentico, di una preghiera tanto cara al Fondatore, che sempre sollecitò figli e figlie a considerare la sete inesauribile di anime di Gesù e a pregare e agire nello spirito di questa orazione.